Come risparmiare quando nasce un figlio

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Lo ammetto. Quando ho scoperto di essere incinta di Leonardo, dopo l’iniziale felicità, ho provato anche un senso di paura. Paura di entrare in un territorio sconosciuto, paura dell’ignoto e, da buona contabile quale sono, paura delle spese da affrontare. Quanto costeranno le visite mediche? Cosa è veramente necessario acquistare? La nostra casa è piccola, dovremo comprarne una più grande… Insomma, non vi nego che tutto ciò, sommato al pensiero delle spese ricorrenti già in essere, mi spaventava non poco. Mi sono quindi organizzata e ho cercato di capire se era fattibile spendere il meno possibile senza però non far mancare nulla (soprattutto in qualità) al mio piccolo e credo di esserci riuscita. Ecco quindi i miei personalissimi consigli su come risparmiare quando nasce un figlio.

Stilate una lista

Ho iniziato stilando una lista delle cose necessarie ( in primis passeggino e culletta Next to me per far dormire Leo). Ho poi creato un secondo elenco utilizzando le liste di Amazon, inserendo tutte quegli accessori “secondari”, di cui avrei potuto avere bisogno – ma non necessariamente nell’immediato. Questa seconda lista è stata molto utile soprattutto quando amici e parenti ci chiedevano cosa ci servisse (per farci un regalo). Per i più tecnologici è bastato mandare il link dell’oggetto! In questo modo si evitano anche regali inutili e doppioni.

Evitate di comprare cose inutili

Se già i miei acquisti si erano ridotti al minimo in gravidanza (e per questo vi consiglio di leggere l’articolo ” Le 3 cose indispensabili in gravidanza“), per Leonardo le spese, soprattutto quelle supeflue, sono state ridimensionate anche perchè vivendo in un piccolo bilocale, non c’era spazio per troppe cianfrusaglie. Oltre alla lista delle cose necessarie e quelle un pò meno, è anche utile avere in mente quello di cui proprio non si ha bisogno per non cadere nel tranello “non ce l’ho – mi serve – lo compro subito” – . Per questo motivo ho fatto a meno di determinati oggetti e ancora oggi non mi pento di questa scelta:

  • termometro per la temperatura dell’acqua: è davvero necessario misurare la temperatura con un termometro?
  • sterilizzatore ciucci e biberon: mi sono affidata al buon vecchio metodo della nonna. Basta far bollire dell’acqua e metterci dentro per 5 minuti gli oggetti da sterilizzare. Semplice ed economico.
  • scaldabiberon: perchè non scaldare il biberon a bagnomaria?
  • omogeneizzatore: ha la stessa funzione di un frullatore ma è un accessorio in più. A mio avviso basta un frullatore ad immersione che già si ha in casa e il gioco è fatto!
  • fasciatoio: se non avete spazio in casa per un mobile fasciatoio, utilizzate qualsiasi ripiano e appoggiatevi un materassino morbido con sopra un asciugamano, tipo quello di ikea. 6 euro e passa la paura.
  • set da pappa: risparmiate i soldini per quando ne avrà veramente bisogno. All’inizio dello svezzamento serve solo un buon bavaglino e un cucchiaio in silicone o plastica.
  • la sdraietta/altalena dondolante: siete sicuri che il vostro piccolo ci voglia stare? Leo per esempio non amava essere dondolato. Consiglio invece di investire in un unico oggetto, come la Tripp Trapp della Stokke. Non avrei potuto fare scelta migliore perchè con un unico acquisto, seppur non economicissimo, e aggiungendo solo gli accessori, avrete sdraietta, seggiolone e sedia fino a quando il piccolo diventerà grande in un unico oggetto.
  • tiralatte: il tiralatte me lo ha prestato un’amica ma avrebbe potuto anche non darmelo perchè non ho mai avuto la necessità di usarlo. Sappiate però che potete noleggiarlo in farmacia senza sostenere il costo – non irrisorio – di un oggetto che userete solo qualche mese.
  • mangiapannolini: sentite veramente l’esigenza di un’ulteriore cestino solo per i pannolini? E’ vero, l’odore dei pannolini usati, soprattutto con la pupù, può essere veramente fastidioso. Io ho risolto utilizzando dei sacchettini profumati nei quali metto i pannolini sporchi e poi li butto nella pattumiera indifferenziata.

Pannolini

Tema delicato questo. La mia vena ecologista non è riuscita in questo caso a superare la paura (o se vogliamo chiamarla con il proprio nome “diffidenza”) nei confronti dei pannolini lavabili. So di essere ancora in tempo per cambiare ma mi serve solo un pò di buona volontà nel capire come funziona e ….prendere la mano. Magari prima o poi ci riuscirò. E sicuramente troverete un articolo sulla mia esperienza.

Per il momento quindi mi affido ai pannolini usa e getta. Anche in questo caso non è facile districarsi tra le miriadi di proposte che offre il mercato. Il primo consiglio è sicuramente quello di non fare una scorta esagerata di pannolini, soprattutto quando nasce il bimbo. Leo per esempio ha usato la taglia 1 pochissimo (e fortunatamente ne avevo comprato solo un paio di pacchi). Una volta che siete certe che userete una taglia per un bel pò, orientatevi sia nei negozi fisici che on line, per trovare le cosiddette “offerte”. Digitando su Google “risparmiare sui pannolini“, vi compariranno un sacco di promozioni, da Amazon a siti di marche più o meno conosciute. Basta fare qualche calcolo e vedrete che il risparmio è dietro l’angolo. Un’altra alternativa è cercare degli spacci in zona.

Io mi sento di consigliarvi i pannolini della marca Lupilu, la linea Baby della Lidl. Devo ammettere che, in barba alle marche più blasonate, sono ottimi, non mi hanno mai deluso e il rapporto qualità/prezzo è eccellente. Anche le salviettine per me sono le migliori perchè non hanno una profumazione eccessiva.

Ed ora altro punto dolente..come risparmiare quando nasce un figlio su vestitini e accessori? Vediamolo insieme

Vestitini e accessori

Alzi la mano chi non ha qualche amica o parente che è già mamma e che vuole disfarsi dell’abbigliamento che non mette più al proprio bimbo? Questa è sicuramente il miglior metodo per risparmiare. Si unisce l’utile al dilettevole: si aiuta l’amica a liberare l’armadio/solaio/cantina e si risparmia sull’acquisto di vestiti che, non sto esagerando – soprattutto i primi mesi – , metterete solo qualche volta.

I consigli che mi sento di darvi sono i seguenti:

  • usate il passaparola (che è sempre la migliore pubblicità) senza vergognarvi di chiedere e soprattutto ricevere.
  • i social sono pieni di gruppi di “mamme” desiderose di liberarsi di tutto quello che non usano più. Basterà scrivere un post con una richiesta e vedrete che sarete subissate di offerte.
  • fate un giro nei banchi dei mercati o trovate gli spacci di abbigliamento di bambini più vicini a voi.
  • non sottovalutate i negozi di abbigliamento usato. Essendo utilizzati pochissimi, vestiti e tutine per neonato sono praticamente pari al nuovo.
  • Utilizzate app come Shpock o Subito o il Marketplace di Facebook. Vi assicuro che si trovano un sacco di offerte, anche di persone che abitano nella vostra zona. Il prezzo tra l’altro di solito è trattabile, quindi cosa state aspettando?

Un ultima considerazione sulle scarpine per neonato: non fatevi prendere dalle voglie. E’ vero, le mini-scarpine sono adorabili ma sono un vezzo più che altro estetico, che non ha nessuna senso di essere acquistato per necessità. E se proprio volete acquistarle, il mio consiglio è di usare l’app Vinted (abbigliamento usato) , che ha dei prezzi veramente competitivi.

Su cosa non vi consiglio di risparmiare

Ammettiamolo, saper risparmiare è un’arte ma ci sono degli oggetti su cui non bisogna badare a spese. Ne va della sicurezza del vostro piccolo:

  • Seggiolino auto: il passeggino che ho acquistato (GB QBIT) aveva anche l’ovetto come accessorio che potrò utilizzare in macchina come seggiolino fino ai 9 kg di Leo (circa 7/8 mesi). In genere la regola è quella di non accettare o comprare un seggiolino usato a meno che non conosciate bene chi ve lo passa e potete fidarvi che il seggiolino in questione non ha subito incidenti d’auto in cui potrebbe essersi danneggiato. Molto spesso, se la macchina è stata coinvolta in incidenti non gravi, il danno al seggiolino non è visibile ma potrebbe compromettere la sicurezza del seggiolino stesso. Altro motivo per non scegliere un seggiolino usato è che quel modello potrebbe non essere più a norma oppure potrebbe essere scaduto (ebbene sì, anche i seggiolini scadono!).
  • Materasso per lettino: per motivi di igiene e sicurezza sarebbe meglio acquistare un materasso nuovo per il lettino del bebè. Il materasso del lettino è simile a quello per noi adulti in composizione, quindi in lattice, in fibra, in memory, ecc.: tutti questi materiali assorbono gli inevitabili incidenti che un neonato e un bimbo avrà e quindi è preferibile evitare l’usato. Ma c’è un secondo motivo: per evitare il rischio della SIDS (morte in culla) è oggi altamente consigliato comprare un materasso piuttosto rigido, appositamente certificato e della misura giusta (questo vuol dire non più di 20 mm tra il materasso e i lati del lettino).

Avete visto? E’ semplice risparmiare con le dritte giuste! Quindi, non fatevi prendere dal panico come me! Tutto è fattibile, anche risparmiare quando nasce un bambino.

E voi avete altri consigli utili da condividere con neo o future mamme su come risparmiare quando nasce un figlio? Fatemelo sapere nei commenti!